Cinquant'anni, autore-fotografo.
Da ventuno anni viaggio per il mondo con la macchina fotografica in mano, testimone insaziabile di momenti fugaci.
Senza mettere in scena, cerco di riscoprire l'essenza stessa della fotografia: l'attimo.

Quando si viaggia, bisogna costruire le immagini in fretta.
In un secondo, la perfezione di una postura, la luminosità di un sogno in un volto, possono già svanire.
Niente prima. Niente dopo.
È nel mezzo, in questo respiro sospeso, che cerco di stare.

Per me, una fotografia deve prima di tutto essere bella: questa è la sua prima definizione.
Poi, quando il momento lo permette, può trasmettere un messaggio.
Un'immagine che racconta una storia, che interroga, che invita a riflettere.

I grandi spazi aperti e le regioni più remote sono la materia dei miei sogni.
Per otto anni i miei passi si sono limitati all'Asia, un continente ricco di culture e di popoli magnifici.
Poi è arrivata l'Africa, la terra delle nostre origini, ferita ma ancora vibrante,
dove la fragile fauna ci ricorda quanto può essere pesante la nostra impronta.

Ritratti, scene di strada, natura e animali selvatici: questi sono i miei soggetti preferiti.
E per me il culmine di una fotografia non si trova su uno schermo o in un file,
ma nella stampa, dove l'immagine finalmente respira.