Prima di interessarmi alla fotografia documentaria, ho studiato cinema all'Ecole supérieure de réalisation audiovisuelle (ESRA Parigi).
Dopo la laurea, ho lavorato per alcuni anni nella post-produzione di film, documentari, pubblicità e video musicali, e poi ho fondato una società di produzione con un amico. Insieme abbiamo prodotto cortometraggi e sviluppato lungometraggi.
Gli attentati che hanno colpito la Francia nel 2015 hanno cambiato profondamente il mio rapporto con il mondo. Lo sviluppo di una sceneggiatura e la produzione di film per diversi anni mi sembrano inutili. Voglio avere un contatto più diretto e immediato con il mondo che mi circonda.
Allo stesso tempo, e quasi per caso, ho l'opportunità di esporre le fotografie dei miei vari viaggi in solitaria in un piccolo spazio parigino. Il lavoro è ben accolto, e per me è un grande piacere esporre immagini che non ho mai mostrato a nessuno prima.
Il fatto che io stia finalmente condividendo il mio lavoro è rivelatore. Ho venduto le mie azioni della mia società di produzione e ho deciso di dedicarmi alla fotografia.
Questa riconversione avviene con pazienza, con l'impostazione di progetti di fotografia giornalistica e documentaria. Voglio lavorare su soggetti umani. Mi piace "infiltrarmi nelle bolle", entrare in un mondo riservato a un gruppo ristretto e mostrarlo agli altri. Per me è particolarmente importante concentrarmi su soggetti che trasmettono un messaggio positivo.
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